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venerdì 24 dicembre 2010

Chi deve pagare per il nuovo sarcofago di Chernobyl?

Il sarcofago di Chernobyl che copre il reattore distrutto si sta sgretolando. Anche se un consorzio europeo ha accettato di seppellire il sito in una nuova “cassaforte di metallo”, non è ancora chiaro esattamente da dove provverranno i finanziamenti. Mosca, da parte sua, sembra riluttante a pagare. Quando il reattore n.4 della centrale nucleare di Chernobyl esplose nel 1986, l’Ucraina era politicamente parte dell’Unione Sovietica. Ora è un paese indipendente ed i suoi legami com Mosca sono cambiati ed a volte sono stati tesi. Il reattore di Chernobyl, che è stato frettolosamente chiuso in una struttura in calcestruzzo, appena dopo il disastro, rimane un punto di contesa.
Chernobyl è passata alla storia come il peggior incidente nucleare del mondo, e le sue rovine hanno ora bisogno di una nuova struttura protettiva, in quanto quella attuale rilascia perdite radioattive. Il progetto dovrebbe costare circa 2 milardi di Euro. Al momento devono ancora essere raccolti 740 milioni di Euro per il suo completamento. Alla Russia piace essere definita come il vero successore del vasto impero sovietico, ma finora la sua egemonia ha avuto poca influenza negli affari interni ucraini.
ll nuovo sarcofago sarà simile ad un hangar lungo 150 metri, che scorrerà su rotaie sopra le rovine del reattore e lo metterà in sicurezza per circa un secolo. La copertura dovrebbe poi rendere possibile ai lavoratori lo smantellamento del reattore entro tale lasso di tempo.
“Chernobyl non esisterà più”, ha detto come Yves-Thibault de Silguy, presidente della società francese Vinci, copartecipante del consorzio Novarka, vincitrice del contratto di costruzione del nuovo sarcofago.

Perdite dalla vecchia protezione
L’attuale sarcofago, sigillo di fabbricazione russa, ha iniziato ad avere perdite nel 1990 ed ora permette all’acqua piovana di penetrarvi al suo interno. Novarka vuole costruire una nuova protezione impermeabile per impedire all’acqua di raggiungere il nocciolo del reattore.
Quando sarà terminato, forse entro il 2015, la volta dovrebbe diventare la più grande struttura mobile in tutto il mondo. I suoi costi sono però aumentati dal 2007, anno della firma del contratto. Originariamente, il budget iniziale era di 380 milioni di euro, ma si è gonfiato a causa dell’introduzione di nuovi requisiti di sicurezza più rigorosi.
Il finanziamento del progetto è un piano comune dell’UE e dei paesi del G8. La Russia appartiene al secondo gruppo, ma finora ha promesso l’1% del costo finale – 23 milioni di euro. Circa la metà dei finanziamenti promessi proviene dai governi europei o da Bruxelles.
Mosca si è dimostrata più generosa per altri settori dell’industria nucleare. Nel solo 2010, ha speso 1miliardo e 700 milioni di euro per la costruzione di nuove centrali atomiche. Circa 12 reattori sono in programma per essere costruiti in Russia entro il 2020.
L’azienda di Stato Rosatom ha attualmente in progetto di costruire nuove centali nucleari in paesi vicini, in India ed in Cina.
Il Cremlino, nel frattempo, paga agli ex liquidatori di Chernobyl, circa 50 € ciascuno al mese.

Fonte: Spiegel Online, 24 dicembre 2010; Traduzione: Progetto Humus

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