Darimar's Zone: sito divulgativo dedicato alla Zona di esclusione, all'incidente nucleare di Chernobyl e al videogioco S.T.A.L.K.E.R.

lunedì 30 aprile 2012

A proposito di free2play...

E' un articolo che non c'entra assolutamente nulla nè con S.T.A.L.K.E.R. nè con Survarium, a parte il "genere" (MMOFPS free2play) che è stato proposto per quest'ultimo.
Lo segnalo perchè chiedersi "Come si fa a campare producendo un videogioco e distribuendolo gratuitamente all'utente finale?" può essere sensata. 
Non che la risposta sia necessariamente contenuta nell'articolo in oggetto, nè che necessariamente i progetti di Vostok Games siano orientati nella stessa direzione... ma gli spunti di riflessione non mancano di certo.

Blacklight: Retribution: Blacklight Retribution ribadisce una questione aperta nel mondo dei videogiochi: i titoli free2play sono veramente gratuiti? Oppure sono delle mere macchine per spingere all'acquisto? (recensione di Multiplayer.it).

La foresta rossa di Chernobyl

Il 26 aprile del 1986 il mondo conobbe l’orrore di un incidente in una centrale nucleare. Accadde come molti sanno, in Ucraina, che allora faceva parte dell’Unione Sovietica alla centrale “Vladimir Ilic Lenin” di Chernobyl. Durante una prova alla turbina del reattore numero 4 si verificò un’esplosione che liberò nell’aria una quantità di agenti radioattivi impressionanti che costrinse le autorità ed evacuare circa 600 mila persone delle regioni dell’Ucraina, della Bielorussia e della Russia. I morti tra quelli immediatamente deceduti al momento dell’incidente e quelli nei vent’anni successivi sono stati 58, ma sono migliaia le persone che hanno subito e subiscono ancora oggi le conseguenze di quella nuvola radioattiva che il vento portò in giro per mezza Europa, arrivando anche in Italia, spargendo malattie di ogni genere. Tra i danni di quella notte, era circa l’una del 26 aprile, in molti hanno dimenticato perché quello umano è stato ed è ancora così drammatico, quello ambientale che ha coinvolto la foresta di Chernobyl, che allora era detta la Foresta dei Tarli, popolata da ogni tipo di animali e ricca di ogni genere di pianta, albero e flora. Quattro chilometri quadrati che nel giro di pochissimo tempo perse tutti i suoi colori per assumerne uno solo : il rosso. Da allora tutti la chiamano la Foresta rossa. Gli animali sono scomparsi per anni, le piante sono appassite, gli alberi sono morti, le acque sono diventate tutto tranne che una risorsa. Alcuni animali, soprattutto quelli più domestici hanno subito terribili mutazioni genetiche, altri si sono quasi estinti per mancanza di prede o perché quello che hanno mangiato era talmente radioattivo che sono morti come gli uomini, le donne, i bambini. Solo oggi, e con estrema difficoltà la natura sta provvedendo al ricambio ed alcune specie stanno tornando a ripopolare la foresta ma anche queste devono fare i conti con quella che gli scienziati di tutto il mondo hanno classificato come una delle zone più radioattive del mondo. Il loro destino è affidato al caso o alla forza della natura che spesso sa rimediare da sola ai danni dell’uomo.

Fonte: Iran Italian Radio, 26 aprile 2012

domenica 29 aprile 2012

Chernobyl, inizia la costruzione della cupola da 1,5 miliardi di euro

L’Ucraina ha annunciato qualche giorno fa la costruzione del nuovo guscio di sicurezza per fermare le radiazioni dell’impianto nucleare di Chernobyl, proprio in occasione del 26 ° anniversario da quel lontano 26 aprile 1986, quando un incidente durante alcuni test ad uno dei reattori provocò il peggior disastro nucleare del mondo. Il presidente Viktor Yanukovich ha simbolicamente premuto il pulsante dell’inizio dei lavori, osservato datecnici e ambasciatori provenienti dai molti paesi che hanno contribuito alla messa in cantiere dell’enorme progetto, che dovrebbe costare circa 1,5 miliardi di euro. “In nome dell’Ucraina, esprimo il mio profondo ringraziamento a tutti i paesi donatori al Chernobyl Shelter Fund per la loro comprensione e l’efficace aiuto al nostro Paese perché possa superare le conseguenze del peggiore disastro causato dall’uomo nella storia”, ha detto Yanukovich. “Sentiamo che il mondo intero è venuto ad aiutarci.”
Nel 1986, un’esplosione durante i test nella centrale alle prime ore del mattino del 26 aprile, inviò un fallout radioattivo nell’atmosfera che si è diffuso in tutta Europa, in particolare contaminando Bielorussia, Ucraina e Russia. La nuova struttura, una gigantesca copertura che sigillerà completamente i resti dell’edificio del reattore colpito dall’esplosione, dovrebbe essere completata entro il 2015. Il nuovo strato di rivestimento sarà spesso da 7 a 20 metri in alcuni punti, e includerà un sistema di pressurizzazione interno alla parete per evitare la fuoriuscita di polvere radioattiva. Il rivestimento arriverà dalla Turchia, almeno 600 mila bulloni arriveranno dall’Italia, e i lavoratori proverranno da Libano, Siria, Irlanda, India e Filippine.
“E’ un prototipo, e non esiste in nessun’altra parte del mondo”, dice Nicolas Caillé, direttore del progetto alla Novarka, una società coinvolta nel progetto. “Dobbiamo quindi fare un lavoro perfetto.” Dopo l’evacuazione tardiva della popolazione e l’utilizzo massiccio di boro per rallentare la diffusione di radiazioni, l’allora amministrazione sovietica decise la costruzione di un sarcofago che chiudesse il nucleo fuso e le scorie altamente radiattive che altrimenti avrebbero potuto contaminare ancora di più le regioni circostanti. La struttura, costruita a tempo di record dai militari sovietici, ha iniziato fin da subito a mostrare i suoi difetti, come crepe o perdita di acqua contaminata. In seguito si sono tentate diverse operazioni di consolidamento temendo addirittura il crollo della struttura.
Ora la nuova cupola – progettata per durare almeno 100 anni – potrà dare il tempo necessario alle autorità ucraine e biolorusse di progettare e realizzare un sito per contenere le scorie altamente radioattive presenti all’interno dell’attuale impianto, e che prima o poi dovranno essere rimosse.

Fonte: Gaianews.it, 29 aprile 2012

mercoledì 25 aprile 2012

S.T.A.L.K.E.R. 2 Vs. Survarium: reazioni a caldo

Come da titolo, si tratta di un articolo basato su considerazioni "a caldo", quindi privo della dovuta freddezza mentale e, soprattutto, di progressive notizie divulgate alla luce di sviluppi ufficiali cui attingere.
Siamo qui - io a scrivere, voi a leggere - perchè qualche ora fa, finalmente, è arrivata una dichiarazione che possiamo considerare "ufficiale" a proposito del destino di S.T.A.L.K.E.R. 2. Mi fa tristemente sorridere, e sono sicuro che alcuni di voi abbiano sorriso a loro volta leggendo, utilizzare il termine "ufficiale", dal momento che stiamo aspettando qualcosa del genere addirittura dallo scorso dicembre e, soprattutto, che la dichiarazione arriva oggi, alla fin fine, da un'azienda che non è GSC Game World e da persone che non sono Sergei Grigorovich.
Ciononostante, eccola qui: S.T.A.L.K.E.R. è un marchio protetto, i cui diritti intellettuali appartengono a Sergei Grigorovich. Sergei sembra non abbia alcuna intenzione nè di cederli nè di procedere nello sviluppo del seguito di S.T.A.L.K.E.R.
Binario morto? Più o meno.
Il riassunto di come sono andati gli ultimi mesi è stato pubblicato sulla pagina di Faccialibro dedicata a S.T.A.L.K.E.R.: detto in parole povere, lo sviluppo di S.T.A.L.K.E.R. 2 non è più possibile a causa dei vincoli legati al marchio. L'intero staff, dopo aver creato un nuovo studio, è passato a lavorare a un nuovo progetto, Survarium.
In un altro post, sono stati esposti ulteriori dettagli: il team si è accorto delle immediate reazioni negative - definite "comprensibili" - della community alla notizia che S.T.A.L.K.E.R. 2 è "morto" ma spiega come da dicembre 2011 l'intero staff abbia lavorato senza stipendio, mentre si cercavano nuovi investitori. La precisazione è che, sebbene siano cambiati il nome dello studio (Vostok Games) e del progetto (Survarium), le persone che formano lo staff sono sempre le stesse.

E di qui cominciano le mie riflessioni "a caldo".
Che il team di sviluppo sia rimasto, più o meno, lo stesso è sicuramente una gran bella cosa. E' gente che ha creato S.T.A.L.K.E.R., che vive e conosce la realtà dell'Europa orientale e che ha, almeno su carta, tutta la competenza e l'interesse a creare un degno seguito di S.T.A.L.K.E.R., sebbene sotto altro nome commerciale. D'altra parte, lasciando per un attimo da parte le competenze tecniche, un seguito che non si chiamerà "S.T.A.L.K.E.R.", che non sarà incentrato sulla figura dello "stalker" e che non sarà ambientato nella Zona... c@zzo, non fatemi finire la frase.
Non più gli stalker bensì l'intera umanità; non più la Zona bensì la Terra: così cambieranno, sembra, i contenuti dell'ambientazione passando da S.T.A.L.K.E.R. a Survarium. Ripeto, non sto parlando di contenuti tecnici: sto parlando di ambientazione, di "lore", di atmosfera. Che, per carità, potrà anche essere mantenuta... ma, comunque, non sarà mai l'atmosfera della Zona.
Quel che sto cercando di dire è che, se davvero tutto prenderà la piega annunciata, mi mancherà - e tantissimo!!! - non poter più dedicarmi alla "Zona" e impersonare uno "stalker". In questi due aspetti, più che in ogni altro, stava la magia di giocare i capitoli della serie e da essi, come il calore dalla fiamma o l'umidità dall'acqua, derivava l'atmosfera unica e impareggiabile di ciascun titolo.
Vabbè, con queste ultime considerazioni l'ho forse fatta un po' fuori dal vaso ma, comprendetemi, la birra sta per finire.

Per il momento, Darimar's Zone continuerà a esistere e le notizie riguardanti la Zona di esclusione e S.T.A.L.K.E.R. saranno ancora supportate al 101%. Questo, tuttavia, è l'ultimo articolo taggato "S.T.A.L.K.E.R. 2" (salvo prossime notizie esclusive e dedicate) e il primo taggato "Survarium". Non includo quest'ultimo tag a cuor leggero nel database della D.Z. ma, se davvero il futuro sta nel cambiamento, non credo di aver molta scelta. Prossimamente rivedrò anche i contenuti della pagina dedicata a S.T.A.L.K.E.R. 2 che, a questo punto, non sembra aver troppi motivi per continuare a esistere.
Boh, come concludere? Che l'"Esauditore di desideri" ce la mandi buona...

Survarium

La notizia è stata diffusa qualche ora fa e ha già fatto il giro del Web. Cose belle? Cose brutte? Alla fine di questo articolo ognuno di voi avrà una propria opinione in merito.
Qualche giorno fa, Oleg Yavorsky, Direttore per le relazioni pubbliche dell'ormai ex azienda ucraina  GSC Game World, ha scritto sulla propria pagina di Faccialibro un enigmatico messaggio, ("Конец гегемонии. Free to play.", la parte in cirillico è stata tradotta come "Fine dell'egemonia"). L'interpretazione generale del messaggio è stata subito riferita a S.T.A.L.K.E.R. 2 e a contenuti "free-to-play" relativo all'atteso titolo. Adesso, con "Survarium", potrebbe esserci la corretta e definitiva chiave di lettura dell'esoterico messaggio di Oleg.
Con buona pace di chi, effettivamente, attendeva uno "S.T.A.L.K.E.R. 2" vero e proprio.
Anzitutto, la notizia di Survarium è stata riportata dai più importanti e quotati fansites russi, quindi è da ritenersi verosimilmente affidabile. Sergei Grigorovich, (ex) titolare dell'(ex)azienda GSC Game World, continua a detenere i diritti intellettuali del marchio "S.T.A.L.K.E.R." e di praticamente tutto quel che ruota intorno a esso. Per ragioni non note, sembra che Grigo abbia deciso di non rilasciare autorizzazioni di alcun tipo per l'utilizzo del marchio, il che comprende anche lo sviluppo di S.T.A.L.K.E.R. 2.
Per questo motivo, terze parti - comprendenti un buon numero di ex dipendenti di GSC - hanno fondato lo scorso marzo un nuovo studio, Vostok Games, che si occuperà della realizzazione di un "nuovo" titolo:  Survarium (titolo provvisorio; data di rilascio attualmente stimata: fine 2013: sviluppo esclusivo per PC. Il 26 aprile, alle 17.00 - ora locale di Mosca, Oleg parteciperà a una chat online per rispondere alle prime domande della community). Per la cronaca, se non si fosse capito, anche Oleg fa parte di Vostok Games, insieme a Alex Sytyanov, Oleg Yavorsky, Ruslan Didenko, DI, Eugene mela, Nicholas Gatilov e altri.
Survarium sarà un "free2play MMOFPS" (cit.), ed ecco spiegato il messaggio di Oleg diffuso qualche giorno fa. I lavori partono là dove erano terminati quelli su S.T.A.L.K.E.R. 2, compresa la ricerca di uno "sponsor" intenzionato a investire nel progetto: Vostok Games ne ha trovato uno, direttamente in Ucraina (Vostok Ventures Ltd., appunto), che ha accettato di fornire finanziamenti dopo aver ascoltato cosa i ragazzi dell'ex GSC avevano intenzione di fare senza poter comunque sfrutttare il brand di "S.T.A.L.K.E.R.". La risposta è stata semplice e immediata: il genere "post-apocalittico" nell'ambito dei videogiochi FPS non è vincolato alla parola "S.T.A.L.K.E.R." e, cambiando il concept del gioco, si sarebbe potuto  sviluppare un videogioco online aperto. Un membro dello staff, in particolare, ha fatto presente come, ai tempi dello sviluppo di S.T.A.L.K.E.R., l'attenzione di tutti gli sviluppatori fosse focalizzata sul disastro di Chernobyl, fulcro attorno al quale imperniare la trama e l'ambientazione del videogioco. Da allora, tuttavia, si sono verificati altri disastri - dalla fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico all'incidente di Fukushima - che, complessivamente, hanno fatto riflettere sulla possibilità che, presto o tardi, la Terra avrebbe risposto a tutti questi "insulti ecologici" con un energico calcio nel sedere all'Uomo (il che richiama molto da vicino l'atteggiamento della Zona in S.T.A.L.K.E.R., ndDarimar). Di qui, l'idea di un nuovo concept: S.T.A.L.K.E.R. ha giovato dell'atmosfera offerta dalla Zona e dalla decadente era post-sovietica ma questi aspetti, al tempo stesso, limitavano il concept del gioco a un'area e a un tempo "fissi". Questi limiti possono essere ora superati, coinvolgendo non solo gli stalker nella Zona ma addirittura l'umanità sulla Terra.
Oleg ha promesso di mantenere aperto e costante il dialogo con la community, mostrando a più riprese i frutti del lavoro di Vostok Games su Survarium attraverso video-diari (il primo lo trovate in fondo all'articolo, qui di seguito), in modo da ottenere critiche, consigli e supporto. Oleg e i suoi colleghi hanno insistito sull'importanza del dialogo diretto con la community (forse per sottolineare come, in precedenza, esso fosse limitato, all'interno di GSC Game World, ndDarimar).
Insomma, l'idea è quella di mantenere l'atmosfera di S.T.A.L.K.E.R. e di farle varcare i confini della Zona. Intento lodevole... ma magra consolazione per chi con "S.T.A.L.K.E.R. & la Zona" ha convissuto negli ultimi cinque anni sperando in un vero e proprio sequel.

Vostok Games Developer's Diary #1: il video è in russo, sottotitolato in inglese. I componenti di Vostok Games, per lo più ex dipendenti di GSC Game World, spiegano la drammatica situazione: GSC chiusa, S.T.A.L.K.E.R. 2 congelato, tante idee in cantiere ma nessun modo di realizzarle se non con Survarium.

AGGIORNAMENTO  (16/05/2012): riporto qui schematicamente il risultato di un "Q&A" realizzato dal fansite stalker-gsc.ru, a completamento/integrazione delle notizie qui sopra già pubblicate:

L'uscita del gioco è prevista a fine 2013.

Il termine "Survarium" indica una "Zona di sopravvivenza".

Survarium sarà un MMO perchè questo è un formato di videogioco più moderno; perchè permette più facilmente di sviluppare il gioco e di aggiungere nuovi contenuti; perchè è una buona difesa contro la pirateria; perchè gli sviluppatori possono avere un maggiore dialogo con i giocatori, cosa che influisce positivamente sullo sviluppo del gioco.

Survarium richiederà una connessione permanente a Internet (Déjà vu?).

Non esisterà alcuna modalità Singleplayer. Le modalità di gioco previste sono il PvE e il PvP.

Sarà possibile giocare PG di sesso maschile oppure femminile, a scelta.

Il primo screenshot e/o il primo trailer saranno presentati non appena lo staff di sviluppo sarà pronto.

Le radiazioni di Chernobyl colpiscono soprattutto gli uccelli di sesso femminile

Le radiazioni a Chernobyl colpiscono maggiormente gli uccelli di sesso femminile, rendendo più frequente la percentuale di maschi solitari.

Il canto degli uccelli è una delle gioie della natura, ma percentuali elevate di cinguettii nelle zone di Chernobyl sono - secondo un nuovo studio - un’indicazione perversa della contaminazione radioattiva. Un team internazionale di ricercatori, di cui fanno parte Anders Møller e Timothy A. Mousseau, ha studiato l’incidenza del genere sessuale ed i comportamenti del canto degli uccelli in otto zone con diversi livelli di contaminazione radioattiva in prossimità di Chernobyl, in Ucraina, il centro della catastrofe del 26 aprile 1986. I risultati, pubblicati su PloS One sono chiari: Il livello di contaminazione va di pari passo con la maggior incidenza nel rapporto fra i generi maschile e femminile. “Stiamo notando tassi di mortalità più alti per le femmine rispetto ai maschi; le femmine, per la loro sopravvivenza, soffrono in maniera più sproporzionata gli effetti delle radiazioni a causa delle differenza dei ruoli sessuali durante la riproduzione in ambienti così “stressanti". La mortalità degli uccelli di sesso maschile è aumentata con i livelli di radioattività di fondo, ma la suscettibilità femminile alla contaminazione è molto più forte”, dice il prof. Mousseau, dell’Università del South Carolina.
 Censendo il numero di uccelli in ciascuna delle aree analizzate, i ricercatori hanno scoperto che l’intensità dei cinguettii è più alta nelle zone più contaminate. Data la relativa scarsità di femmine in questi settori, il team ha concluso che i maschi solitari spendono più tempo per richiamare esemplari dell’altro sesso. Questa osservazione implica una revisione ed una nuova interpretazione di alcuni dati primari diffusi dopo l’incidente di Chernobyl. “Quando abbiamo fatto i primi censimenti, il metodo standard per fare un conteggio era basato sugli avvistamenti o sull’udire gli uccelli. Quindi è probabile che le quantità di popolazioni, nelle aree contaminate, siano state sovrastimate”, ha detto Mousseau. I dati hanno mostrano anche una maggior percentuale di uccelli di un anno rispetto a quelli più maturi nelle aree a maggiore contaminazione. “E’ una tendenza che abbiamo notato da molti anni: la situazione all’interno della zona di Chernobyl è molto eterogenea, ma dove i livelli di contaminazione sono più alti ci sono molto meno uccelli”, ha detto il professore. I ricercatori hanno catturato ed esaminato uccelli per determinare il loro sesso in zone con radioattività di fondo che va da 0,02 a 138 micro-Sv all'ora (0,02-0,05 micro-Sv /ora sono i livelli medi di radiazione di fondo nel nord dell’Ucraina9.

Fonte: Progetto Humus, 22 aprile 2012

domenica 15 aprile 2012

Ancora notizie sul nuovo sarcofago

Yanukovich: La costruzione del nuovo sarcofago di Chernobyl inizierà il 26 aprile

“La costruzione del nuovo sarcofago sulla centrale di Chernobyl avrà inizio il 26 aprile. La comunità internazionale ha contribuito a raccogliere fondi perl costruzione della struttura”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Viktor Yanukovich nel corso di una sua visita a Seoul della scorsa settimana.
“L’Ucraina è diventata un partecipante attivo nella cooperazione internazionale per la tutela della sicurezza nucleare e da tutto il mondo siamo apprezzati per questo”, ha detto il presidente.
Il capo dello stato ha poi reso noto un’altra iniziativa finalizzata a creare un centro di ricerca e sviluppo presso la centrale nucleare di Chernobyl. “L’esperienza che avuto l’Ucraina in quest’ambito potrebbe essere utile a tutto il mondo”, ha detto.
Il 3 marzo scorso, era stato il ministro delle Emergenze ucraino, Viktor Baloha, a comunicare gli inizi della costruzione del nuovo sarcofago sulla centrale nucleare di Chernobyl.
La protezione sarà supportata da un arco di 105 metri di altezza, 150 di lunghezza e 260 di larghezza. Una volta costruito, verrà posizionato sul reattore n.4 distrutto della centrale, attualmente coperto dal vecchio sarcofago realizzato dopo l’incidente. Il costo del progetto è stimato in oltre 1 miliardo di euro. Il tutto dovrebbe essere completato entro il 2015.
La somma dei fondi forniti dai paesi donatori per finanziare i progetti a Chernobyl ha raggiunto i 700 milioni di euro. Il costo di costruzione della nuova struttura di protezione presso l’impianto è pari a 990 milioni di euro.

Chernobyl: Disponibile il metallo per il nuovo sarcofago

E’ pervenuto presso i magazzini doganali del sito nucleare, un lotto, costituito da 149 tonnellate di strutture metalliche, necessario alla costruzione del primo segmento dell’arco di protezione sulla centrale di Chernobyl. Le strutture sono state prodotte dalla società italiana Cimolai e sono arrivate in Ucraina per via ferroviaria.
Vladimir Kashtanov, ingeniere capo del progetto “Shelter Implementation Plan”, ha dichiarato che il secondo lotto, di 1.030 tonnellate di attrezzature, arriverà in Ucraina, sempre dall’Italia, via mare presso il porto di Odessa. Da qui, verrà poi trasportato su ruota e consegnato al sito di Chernobyl.
Le attività di assemblaggio delle strutture costituenti l’Arco di protezione inzieranno questo mese di Aprile. I lavori di montaggio verranno effettuati presso la piattaforma realizzata all’interno della zona facente parte dell’”oggetto nuovo sarcofago”. Un totale di più di 20.000 tonnellate di strutture metalliche verranno importata in Ucraina per costituire il “Nuovo confinamento sicuro” (NSC).
L’NSC è un complesso polifunzionale finalizzato alla realizzazione del Nuovo Sarcofago (Shelter) in un sistema ecologicamente sicuro.
E’ costituito da:

  • Zona principale costituita dalla struttura ad arco (ampiezza Nord-Sud pari a 257,44 m, altezza 108,39 m e lunghezza 150); fondamenta; muri versanti est-ovest; supporti e sistemi ausiliari.
  • Zona tecnologica che comprende i siti per la decontaminazione, la frammentazione e lo stoccaggio dei rifiuti; strutture sanitarie, laboratori ed altri locali di processo.
  • Zona per strutture ausiliarie.

Nell’ambito della sicurezza dalle radiazioni nucleari si prevede di creare un sistema integrato di controllo del NSC. Saranno inoltre realizzati sistemi di protezione antincendio, una rete informativa e televisiva. Verranno attivati dei sistemi di sollevamento (gru) per lo smantellamento delle strutture instabili.

Fonte: Progetto Humus, 12 aprile 2012

sabato 14 aprile 2012

S.T.A.L.K.E.R. 2: presentazione ufficiale al KRI 2012?

Il fansite CoP-Fan ha ripreso alcune indiscrezioni comparse sul Forum ufficiale di Call of Pripyat e postate dal moderatore Don Reba, fonte piuttosto affidabile. Le notizie provengono, a loro volta, da Oleg Yavorski, Direttore per le relazioni pubbliche di GSC (o di quel che ne resta).
Anzitutto, pare che S.T.A.L.K.E.R. 2 sarà presentato ufficialmente al KRI (Russian Game Developer's Conference) 2012, che si terrà a Mosca i giorni 18-20 del prossimo maggio. Si tratta di una manifestazione molto seguita in Russia, peraltro la stessa in cui GSC aveva presentato Call of Pripyat nel 2009.
Oleg potrebbe anche aver affermato che S.T.A.L.K.E.R. 2 avrà contenuti "free-to-play". Non sono reperibili ulteriori informazioni che chiariscano cosa Oleg intenda con questo termine, (qui per il post originale su Faccialibro: la parte in cirillico è tradotta come "fine dell'egemonia"), solitamente caratteristica di MMORPG e generi affini, nè se effettivamente si riferisca a S.T.A.L.K.E.R. 2, nè, in tal caso, quali contenuti del gioco riguarderà effettivamente.
Purtroppo, a oggi, non sappiamo gran che neppure dell'attuale riorganizzazione di GSC Game World, quindi non ci resta che attendere maggio e sperare in buone notizie!

mercoledì 4 aprile 2012

Alcune animazioni di S.T.A.L.K.E.R. 2 mostrate in un video (non) ufficiale

Il video ha qualche carattere di "ufficialità", nel senso che è stato diffuso da Sergey Zhukov, grafico presso GSC Game World (o quel che ne resta...), ma manca comunque qualsiasi conferma, da fonte "ufficiale", circa l'attendibilità di quanto trapelato.
Abbiamo ormai imparato a rassegnarci difronte a problematiche di questo genere - le fonti "ufficiali" di GSC Game World tacciono da mesi - e non ci resta, quindi, che goderci le animazioni riportate nel video. E dico sul serio: si tratta di materiale davvero molto interessante, a mio avviso difficilmente riconducibile a un vero e proprio fake. Mi piace pensare che il video riguardi il reale sviluppo del motore grafico (richiamando anche molto da vicino quanto pubblicato un paio di mesi fa su Youtube e ripreso direttamente dagli studi di GSC); nella peggiore delle ipotesi mi viene in mente che si tratti di qualche lavoro preliminare successivamente scartato perchè migliorato durante il work in progress. In ogni caso, credo ci sia di che essere ottimisti!


Fonte: Ya-Stalker.ru, 3 aprile 2012; segnalazione di NoSf3rA†U.

lunedì 2 aprile 2012

Alex Sytyanov intervistato!

Come anticipato qualche giorno fa, Alex Sytyanov ha rilasciato una corposa intervista, pubblicata sul sito GSC-Fan, a proposito del proprio ruolo all'interno dello sviluppo di S.T.A.L.K.E.R., di alcune (piccole) indiscrezioni riguardanti S.T.A.L.K.E.R. 2 e di altri aspetti che lo riguardano da vicino come scrittore e game designer della saga.
Ma chi è Alex Sytyanov?
Siamo stati abituati, nel corso degli anni, a vedere in Oleg Yavorsky e Sergei Grigorovich due fra i referenti più autorevoli in materia di dichiarazioni ufficiali relative a S.T.A.L.K.E.R. e a GSC Game World. Da oggi, Alex potrebbe essere la nuova "fonte" cui attingere o, almeno, una delle nuove figure di riferimento all'interno del mondo di S.T.A.L.K.E.R. e, ovviamente, dello sguardo al futuro rappresentato da S.T.A.L.K.E.R. 2.
Alex ha letteralmente "inventato" molte delle caratteristiche di Shadow of Chernobyl, tanto che può essere oggettivamente considerato uno dei "creatori" di S.T.A.L.K.E.R. e, in particolare, del sistema "A-Life": uno dei pallini di Alex, infatti, è sempre stato quello che ricreare un ambiente quanto più realistico possibile, nel quale la vita dei personaggi non giocanti e del mondo virtuale stesso fossero credibili e "autogestiti" quasi indipendentemente dai movimenti e dalle scelte del personaggio giocante. A questo proposito, Alex ha affermato di apprezzare la direzione verso cui si stanno muovendo alcuni videogiochi moderni, quali Skyrim e GTA, nel proporre mondi vasti, sempre più liberamente esplorabili e "vivi" in se stessi. Alex considera i "videogiochi a corridoio" un'astrazione poco realistica, troppo lineare, un semplice tunnel all'interno del quale correre e sparare. Si è d'altra parte detto deluso per il prevalere degli aspetti commerciali, nello sviluppo dei videogiochi, a scapito della creatività dei programmatori: un tempo i videogiochi avevano più "anima", qualcosa connesso anche con gli aspetti artistici del prodotto. S.T.A.L.K.E.R. è stato per Alex il punto di arrivo, in tal senso: partecipare allo sviluppo di SoC si è rivelata un'esperienza unica, un "colpo di fortuna". Non è stato solo "divertente" ma anche un'esperienza più profonda, quasi filosofica. Un tentativo di "fare arte".
A proposito di GSC Game World, Alex ha affermato che l'azienda è in "stand by", ferma (addirittura, parte del team è rimasto intatto) ma che, volendo, Sergei Grigorovich potrebbe tornare sui propri passi e ricominciare tutto daccapo. Secondo Alex, la chiusura dell'azienda non ha a che vedere con spionaggio industruale, malavita organizzata o fallimento economico, bensì dal semplice allontanamento di Grigorovich dallo sviluppo del progetto (sulle cui reali cause ancora non sono state fatte dichiarazioni ufficiali).
Per quanto riguarda S.T.A.L.K.E.R. 2, Alex ha preferito non fare anticipazioni esplicite, per evitare di danneggiare il progetto. Ha solo confermato che il protagonista sarà di nuovo Strelok e che l'intero scenario del gioco è già stato preparato e completato dall'inizio alla fine, senza peraltro comprendere i vari dettagli. Poche ore prima della presentazione ufficiale al resto del team di sviluppo - per circa 6 mesi vi hanno lavorato solo Alex, Ruslan Didenko e un altro collaboratore - Grigorovich annunciò la chiusura di GSC Game World (mamma mia, suona tanto come una vera e propria ginocchiata nelle palle, ndDarimar) ma la presentazione fu fatta ugualmente in via ufficiosa e il materiale piacque a tutti i dipendenti. Fu molto il rammarico per non poter procedere allo sviluppo secondo la tabella di marcia programmata. Secondo Alex, il copione è molto profondo, con una qualità migliore rispetto alla trilogia originale. Alex ha ribadito l'importanza di realizzare un mondo che "vive e respira", in modo realistico e imprevedibile per il giocatore. Il personaggio giocante non è un "supereroe", è uno stalker gettato allo sbaraglio nell'ambiente ostile della Zona, col quale dovrà fare i conti da solo e sopravvivere. Ovviamente, saranno presenti elementi tipici del "survival", oltre al fascino dell'esplorazione fine a se stessa per scoprire e svelare i numerosi segreti della Zona.
Insomma, poche novità ma, come sempre, sapere che S.T.A.L.K.E.R. 2 è ancora in vita rimane una grossa soddisfazione! Speriamo in altre indiscrezioni nel corso del mese.

Chernobyl: in arrivo il nuovo sarcofago

Tremila chilometri quadrati divenuti un deserto, centocinquantamila sfollati e milioni di ucraini, russi e bielorussi destinati a scontare le terribili conseguenze di un disastro nucleare senza precedenti: ciò che accadde nel 1986 nella centrale nucleare di Chernobyl è ancora una ferita aperta per l’intera Europa. Una tragedia che per certi versi sembra non essersi mai conclusa del tutto.
Il prossimo 26 aprile saranno trascorsi esattamente ventisei anni da quando un esperimento irresponsabile provocò un’esplosione all’interno del reattore 4. Proprio nel giorno del triste anniversario la presidenza ucraina ha annunciato l’inizio dei lavori di messa in posa del nuovo sarcofago di protezione del reattore. Una precauzione necessaria per mettere in sicurezza quel che resta del combustibile nucleare fuso a oltre mille gradi.

Il vecchio sarcofago – Costruita a tappe forzate tra il luglio e il novembre del 1986, l’enorme struttura in acciaio e calcestruzzo, priva di bullonatura di sostegno, è ormai pericolosamente deformata e indebolita da buchi e crepe. Nonostante alcuni interventi d’urgenza sollecitati negli anni scorsi dagli esperti la possibilità di contaminazioni esterne rimane alta. La vecchia copertura rischia ancora il collasso a causa soprattutto delle infiltrazioni d’acqua piovana.

Un coperchio sul coperchio – Il nuovo sarcofago sarà una specie di cupola alta più di cento metri e del peso di circa ventimila tonnellate. Un vero e proprio coperchio che verrà applicato al di sopra dell’attuale copertura con un espediente (il montaggio preventivo e il successivo trasporto alla centrale su rotaia) che eviterà agli operai il contatto con la radioattività. Se tutto procederà nei tempi stabiliti i lavori si concluderanno nel primo semestre del 2015.

Fonte: Ecoinchiesta, 1 aprile 2012