Darimar's Zone: sito divulgativo dedicato alla Zona di esclusione, all'incidente nucleare di Chernobyl e al videogioco S.T.A.L.K.E.R.

venerdì 19 febbraio 2010

Inquinamento: Chernobyl, 24 anni dopo, turisti e polemiche

E' uno dei luoghi piu' inquinati e pericolosi del mondo, ma lo scorso novembre la rivista americana Forbes l'ha definita ''la localita' turistica piu' esotica del mondo'': 24 anni dopo il piu' grande disastro nucleare della storia, Chernobyl annaspa nei ritardi e nella lievitazione dei costi del secondo sarcofago che dovrebbe mettere in sicurezza il famigerato reattore numero 4, ma da alcuni anni ormai qualsiasi agenzia di viaggio ucraina propone per un centinaio di dollari il tour in giornata nella zona proibita, a 100 km dalla capitale. Nel raggio di dieci km dal reattore la terra e' impregnata di uranio, plutonio e cesio, elementi che restano radioattivi per migliaia di anni. Il tour e' uno slalom con il contatore geiger tra l'imprevedibile presenza della polvere radioattiva: bastano poche decine di centimetri piu' in qua o piu' in la' e il display schizza oltre la soglia della normalita'.
L'area off limits si estende per 30 km: qui, con le dovute precauzioni, lavorano ancora 3500 dipendenti di una centrale che si e' fermata nel 2000 ma che impieghera' decenni per 'morire', e 2500 tra guardie, ricercatori, vigili del fuoco. Nel villaggio piu' vicino, Pripiat, dove il tempo si e' fermato insieme alla ruota panoramica del parco giochi, sono rimaste circa 40 persone, tutti ultrasettantenni convinti che le radiazioni non faranno in tempo ad ucciderli. Solo gli animali, lupi, linci, cervi, sono tornati a popolare l'area, ignari dei rischi. Ora le attese sono tutte riposte nel secondo sarcofago, un enorme arco di acciaio da sovrapporre al primo: l'appalto e' stato assegnato nel 2007 ad un consorzio francese ma la Chernobyl nuclear Power plant non ha ancora dato la sua autorizzazione nonostante la scadenza prevista del 2012. Intanto i costi aumentano: la Bers, la banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, gestisce dal 1997 un fondo per la messa in sicurezza della centrale e finora ha stanziato poco piu' della meta' degli 800 milioni di euro promessi, ma il preventivo e' gia' salito ad un miliardo di euro. E in ogni caso poi bisognera' smantellare la ciminiera, realizzare un deposito sotterraneo per il 95% del materiale radioattivo rimasto all'interno e gestire le scorie degli altri tre reattori della centrale fermati dopo il 1986.

Fonte: ANSA, 18 febbraio 2010

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