Darimar's Zone: sito divulgativo dedicato alla Zona di esclusione, all'incidente nucleare di Chernobyl e al videogioco S.T.A.L.K.E.R.

venerdì 7 settembre 2012

Chernobyl: edifici a Pripyat potrebbero essere distrutti e sepolti

Le strutture pericolanti ed in condizioni critiche della città di Prypiat, potrebbero essere fatte saltare in aria e poi sepolte. Lo dice un articolo uscito sul quotidiano “Segodnya”.


Secondo l’articolo del giornale, “la città morta” è ormai invasa dalla vegetazione che cresce anche all’interno di alcuni edifici. Le case della città evacuata rappresentano un pericolo per la presenza umana anche perché il livello di radioattività al loro interno è ancora elevato. “La gente non dovrebbe ricevere il permesso di accedere a questi stabili. Le scale sono in pessime condizioni a causa della pioggia, gelo e caldo. Quanto all’idea di creare lì una sorta di museo, penso che alcuni edifici possano essere recuperati, ma il resto delle case dovrebbe essere demolito. Tuttavia non penso che questo possa essere fatto entro i prossimi due anni, in quanto queste operazioni richiedono finanziamenti adeguati… ci sono poi altre priorità al momento. Stiamo parlando di investimenti di miliardi di grivne (ndt:la valuta ucraina). Il problema non è la demolizione, ma la sepoltura delle scorie nucleari che richiede una grande somma di denaro. In ogni caso penso che gli edifici possano iniziare a subire crolli sostanziali entro una decina di anni”, dice Dmytro Bobro, vice direttore dell’Agenzia di Stato per la zona di Chernobyl, nell’intervista al quotidiano.
L’articolo dice che la demolizione delle case della città di Prypiat potrebbe danneggiare l’industria del turismo avviata nella zona. Le visite a Pripyat sono i punti salienti dei viaggi a Chernobyl. Il blocco di palazzi con l’emblema dell’URSS sopra di esso, il cinema Prometeo, l’appartamento con il calendario che riporta la data del disastro di Chernobyl, l’attracco delle navi usate per l’evacuazione delle persone, l’aliscafo Enerhetyc, la casa della cultura, l’Hotel Polisia e la nota ruota panoramica sono diventati i simboli della città abbandonata. “Ci saranno ancora i viaggi alla centrale nucleare, alla chiesta di S.IIya ed al Parco della Gloria. Non credo che la gente smetta di fare i viaggi nella zona, ma penso che il loro numero diminuirà con un conseguente duro colpo per le imprese”, ha detto un dirigente di un’agenzia viaggi che organizza tour a Chernobyl.
Fonte: Progetto Humus, 5 settembre 2012

Nessun commento:

Posta un commento