La paura che il reattore di Chernobyl distrutto potrebbe crollare e provocare di nuovo fuga di radioattività mortale ha spinto le agenzie europee a cercare nuovi finanziamenti per la costruzione della nuova vasta protezione che incapsulerà il sito.
Mentre il 25° anniversario del peggior incidente nucleare della storia si avvicina, il deficit dei finanziamenti si aggira intorno ai 740 milioni di Euro per tutti i progetti volti a mettere in sicurezza il luogo del disastro.
Il nuovo sarcofago sopra il reattore distrutto è stato finanziato dall’Unione Europea e dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo in collaborazione con il governo ucraino, ma i funzionari del’UE sottolineano l’urgente bisogno di soldi ed un maggior impegno dei paesi donatori. Si spera che la conferenza del mese di aprile, in occasione dell’anniversario del disastro, possa stimolare un nuovo flusso dei fondi mancanti.
Jean-Paula Joulia, responsabile della sezione “sicurezza nucleare” dell’UE, ha detto durante una visita sul luogo dell’incidente la scorsa settimana, che l’Europa ha contribuito per circa 500 milioni di Euro ai vari progetti di Chernobyl, più della metà dei soldi necessari alla realizzazione del nuovo sarcofago. L’alleanza spera che i singoli paesi europei e la Russia, possano elargire più finanziamenti per il progetto.
Negli ultimi anni, l’attuale struttura che copre il reattore distrutto nel 1986, è diventata estremamente instabile. Gli esperti dicono che se dovesse cedere una quantità di radiazioni catastrofica potrebbe essere rilasciata in atmosfera. I lavori di “ripiego” e di stabilizzazione su una delle pareti del sarcofago ha ridotto la probabilità di collasso ed ha diminuito i rischi per i prossimi 15 anni, ma questo potrebbe non essere sufficienti per evitare un ulteriore disastro.
“Anche dopo l’attività di stabilizzazione, c’è ancora un potenziale rischio di crollo parziale o totale dell’attuale protezione. Solo quando avremo la nuova struttura potremmo dire di essere sicuri”, dice Laurin Dodd, presidente del piano di attuazione del nuovo sarcofago di Chernobyl.
Il nuovo sarcofago sarà la più grande struttura mobile mai costruita, ed uno dei più grandi complessi al mondo, con oltre 108 metri di altezza, 257 metri di lunghezza e 164 di larghezza. Quando sarà completato, verrà fatto “scivolare” con apposite rotaie sul reattore distrutto per avvolgerlo completamente.
Dodd ha poi detto che una volta che il New Shelter verrà completato, inizieranno i lavori di smantellamento del materiale presente sul sito, con l’aiuto di tecnologie automatizzate. Secondo lui, l’intervento umano verrà ridotto al minimo, ma ha ammesso che i lavoratori sul luogo potrebbero essere comunque sottoposti a dosi di radiazioni pericolose. Il nuovo sarcofago è stato progettato per mettere in sicurezza il sito per almeno 100 anni.
Mentre il 25° anniversario del peggior incidente nucleare della storia si avvicina, il deficit dei finanziamenti si aggira intorno ai 740 milioni di Euro per tutti i progetti volti a mettere in sicurezza il luogo del disastro.
Il nuovo sarcofago sopra il reattore distrutto è stato finanziato dall’Unione Europea e dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo in collaborazione con il governo ucraino, ma i funzionari del’UE sottolineano l’urgente bisogno di soldi ed un maggior impegno dei paesi donatori. Si spera che la conferenza del mese di aprile, in occasione dell’anniversario del disastro, possa stimolare un nuovo flusso dei fondi mancanti.
Jean-Paula Joulia, responsabile della sezione “sicurezza nucleare” dell’UE, ha detto durante una visita sul luogo dell’incidente la scorsa settimana, che l’Europa ha contribuito per circa 500 milioni di Euro ai vari progetti di Chernobyl, più della metà dei soldi necessari alla realizzazione del nuovo sarcofago. L’alleanza spera che i singoli paesi europei e la Russia, possano elargire più finanziamenti per il progetto.
Negli ultimi anni, l’attuale struttura che copre il reattore distrutto nel 1986, è diventata estremamente instabile. Gli esperti dicono che se dovesse cedere una quantità di radiazioni catastrofica potrebbe essere rilasciata in atmosfera. I lavori di “ripiego” e di stabilizzazione su una delle pareti del sarcofago ha ridotto la probabilità di collasso ed ha diminuito i rischi per i prossimi 15 anni, ma questo potrebbe non essere sufficienti per evitare un ulteriore disastro.
“Anche dopo l’attività di stabilizzazione, c’è ancora un potenziale rischio di crollo parziale o totale dell’attuale protezione. Solo quando avremo la nuova struttura potremmo dire di essere sicuri”, dice Laurin Dodd, presidente del piano di attuazione del nuovo sarcofago di Chernobyl.
Il nuovo sarcofago sarà la più grande struttura mobile mai costruita, ed uno dei più grandi complessi al mondo, con oltre 108 metri di altezza, 257 metri di lunghezza e 164 di larghezza. Quando sarà completato, verrà fatto “scivolare” con apposite rotaie sul reattore distrutto per avvolgerlo completamente.
Dodd ha poi detto che una volta che il New Shelter verrà completato, inizieranno i lavori di smantellamento del materiale presente sul sito, con l’aiuto di tecnologie automatizzate. Secondo lui, l’intervento umano verrà ridotto al minimo, ma ha ammesso che i lavoratori sul luogo potrebbero essere comunque sottoposti a dosi di radiazioni pericolose. Il nuovo sarcofago è stato progettato per mettere in sicurezza il sito per almeno 100 anni.
Fonte: www.indipendent.co.uk, 28 febbraio 2011; Traduzione: Progetto Humus
dopo il giappone troveranno ugualmente i fondi?
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