L'indagine rivela come un mix di mancanza di fondi e di attenzione da parte della comunità internazionale, abbia fatto sì che oggi gli studi sugli effetti a lungo termine del disastro nucleare per la salute nell'area colpita siano "in fase di stallo". E perfino l'opera essenziale per rendere i reattori sicuri e ripulire la zona procedono a rilento. Uno staff di 3.500 operatori lavora nell'impianto e nella zona limitrofa, off-limits, per monitorare, sorvegliare e ripulire il sito.
Un lavoro che proseguirà fino al 2065. Analizzando i dati disponibili e facendo un bilancio della situazione, l'indagine di Nature conclude che la più importante lezione che arriva da Chernobyl a Fukushima è che un incidente nucleare continuerà a lasciare tracce in una regione per decenni dopo il raffreddamento del reattore.
Fonte: adnkronos, 29 marzo 2011.
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