Mentre in Giappone la battaglia per stabilizzare i reattori di Fukushima continua, in Ucraina le conseguenze del disastro di Chernobyl ancora si fanno sentire, a distanza di 25 anni dal disastro. Ma, secondo un articolo pubblicato questa settimana su 'Nature' forte di un'inchiesta 'in loco', proprio da Chernobyl possono arrivare importanti lezioni per il Giappone, alle prese con la sua più importante crisi nucleare dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L'indagine rivela come un mix di mancanza di fondi e di attenzione da parte della comunità internazionale, abbia fatto sì che oggi gli studi sugli effetti a lungo termine del disastro nucleare per la salute nell'area colpita siano "in fase di stallo". E perfino l'opera essenziale per rendere i reattori sicuri e ripulire la zona procedono a rilento. Uno staff di 3.500 operatori lavora nell'impianto e nella zona limitrofa, off-limits, per monitorare, sorvegliare e ripulire il sito.
Un lavoro che proseguirà fino al 2065. Analizzando i dati disponibili e facendo un bilancio della situazione, l'indagine di Nature conclude che la più importante lezione che arriva da Chernobyl a Fukushima è che un incidente nucleare continuerà a lasciare tracce in una regione per decenni dopo il raffreddamento del reattore.
L'indagine rivela come un mix di mancanza di fondi e di attenzione da parte della comunità internazionale, abbia fatto sì che oggi gli studi sugli effetti a lungo termine del disastro nucleare per la salute nell'area colpita siano "in fase di stallo". E perfino l'opera essenziale per rendere i reattori sicuri e ripulire la zona procedono a rilento. Uno staff di 3.500 operatori lavora nell'impianto e nella zona limitrofa, off-limits, per monitorare, sorvegliare e ripulire il sito.
Un lavoro che proseguirà fino al 2065. Analizzando i dati disponibili e facendo un bilancio della situazione, l'indagine di Nature conclude che la più importante lezione che arriva da Chernobyl a Fukushima è che un incidente nucleare continuerà a lasciare tracce in una regione per decenni dopo il raffreddamento del reattore.
Fonte: adnkronos, 29 marzo 2011.
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