Il Gabinetto dei Ministri dell’Ucraina, secondo l’ordine n.535-r del 18 luglio 2012, ha approvato il “Concept” statale per l’attuazione delle politiche in materia di sviluppo dei progetti all’interno della zona di esclusione di Chernobyl.
Obiettivo di questo documento è quello di definire le direttive e le priorità delle attività organizzative, produttive, scientifiche, tecniche, ambientali all’interno della zona, mirate alla minimizzazione del rischio radioattivo, della conservazione delle risorse naturali, materiali, della stabilità e biodiversità del suo ecosistema e l’utilizzo di questo territorio a fini economici.
Con questi obiettivi si prevede di migliorare le barriere di protezione di questo territorio, rafforzare le attrezzature idro-tecniche, adottare misure in materia di mitigazione del rischio di incendi boschivi nella zona di esclusione, ridurre i volumi di espansione delle sostanze radioattive al di fuori dell’aria causata da agenti atmosferici, ridurre la diffusione dei radionuclidi originata dall’attività umana, procedere con lo smantellamento della centrale nucleare di Chernobyl, trasformare il progetto “Nuovo Sarcofago” in un sistema ecologicamente sicuro, ed infine, provvedere alla costruzione di un complesso di impianti per la gestione dei rifiuti radioattivi.
Il Concept prevede lo sviluppo della produzione attinente alla decontaminazione delle infrastrutture che si trovano all’interno della zona di esclusione, al fine di restituirle all’uso economico ed alla realizzazione di un impianto per la produzione di contenitori metallici per lo stoccaggio delle scorie radioattive.
E’ stata valutata anche la possibilità di realizzare un progetto in materia di “energia verde” che comprende la costruzione di centrali eoliche e solari, la coltivazione di colture energetiche e la localizzazione degli impianti produttivi per il loro trattamento.
Le linee guida riguardanti i finanziamenti prevedono che questi provengano dal bilancio dello Stato, fondi internazionali, contributi umanitari ed altri fondi, compresi quelli già ricevuti a seguito dell’attuazione di diverse tipologie di progetti all’interno della zona di esclusione.
L’intero concept dovrà essere attuato entro il 2017 attraverso il massimo coinvolgimento del personale della centrale nucleare di Chernobyl e di altre imprese presenti all’interno della zona di esclusione, comprese quelle che svolgono attività di costruzione e gestione di impianti progettati per la gestione dei rifiuti radioattivi.
Con questi obiettivi si prevede di migliorare le barriere di protezione di questo territorio, rafforzare le attrezzature idro-tecniche, adottare misure in materia di mitigazione del rischio di incendi boschivi nella zona di esclusione, ridurre i volumi di espansione delle sostanze radioattive al di fuori dell’aria causata da agenti atmosferici, ridurre la diffusione dei radionuclidi originata dall’attività umana, procedere con lo smantellamento della centrale nucleare di Chernobyl, trasformare il progetto “Nuovo Sarcofago” in un sistema ecologicamente sicuro, ed infine, provvedere alla costruzione di un complesso di impianti per la gestione dei rifiuti radioattivi.
Il Concept prevede lo sviluppo della produzione attinente alla decontaminazione delle infrastrutture che si trovano all’interno della zona di esclusione, al fine di restituirle all’uso economico ed alla realizzazione di un impianto per la produzione di contenitori metallici per lo stoccaggio delle scorie radioattive.
E’ stata valutata anche la possibilità di realizzare un progetto in materia di “energia verde” che comprende la costruzione di centrali eoliche e solari, la coltivazione di colture energetiche e la localizzazione degli impianti produttivi per il loro trattamento.
Le linee guida riguardanti i finanziamenti prevedono che questi provengano dal bilancio dello Stato, fondi internazionali, contributi umanitari ed altri fondi, compresi quelli già ricevuti a seguito dell’attuazione di diverse tipologie di progetti all’interno della zona di esclusione.
L’intero concept dovrà essere attuato entro il 2017 attraverso il massimo coinvolgimento del personale della centrale nucleare di Chernobyl e di altre imprese presenti all’interno della zona di esclusione, comprese quelle che svolgono attività di costruzione e gestione di impianti progettati per la gestione dei rifiuti radioattivi.
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