"All those Stalkers who want co-op in Stalker 2... Let me put this idea in your head. When you are in the Zone you are supposed to be alone, no one to turn to or rely on but yourself. Surely co-op goes against the basic fundimentals of the Stalker series. After all... sta"LONER"ker. Running around the Zone with a friend with do nothing more than break immersion?! Thoughts?"
"Per tutti gli stalker che vogliono il co-op in S.T.A.L.K.E.R. 2... permettetemi di inculcarvi questa idea nella testa. Quando siete nella Zona si suppone lo siate da soli, senza nessuno con cui accompagnarsi o con cui relazionarsi tranne voi stessi. Di certo il co-op va contro le basilari fondamenta della serie S.T.A.L.K.E.R. e, dopotutto, si parla di S.T.A.Loners (Solitari)K.E.R. quando ci si riferisce al titolo. Girare per la Zona con un amico non farebbe altro che romperne l'immersività."
Queste considerazioni sono state espresse poche ore fa dal curatore della pagina ufficiale su Facebook dedicata a S.T.A.L.K.E.R. a seguito della grande richiesta, da parte della community, di includere una modalità co-op in S.T.A.L.K.E.R. 2.
L'argomento era già stato toccato più volte in passato, l'ultima lo scorso gennaio in un'intervista rivolta a Oleg Yavorsky, Direttore per le relazioni pubbliche di GSC. Parlando di S.T.A.L.K.E.R. 2, GSC non si era mai sbottonata più di tanto, limitandosi a risposte evasive del tipo "Ci stiamo pensando ma è ancora presto per parlarne". D'altra parte lo stesso Oleg aveva precedentemente e candidamente ammesso come il co-op in S.T.A.L.K.E.R. rappresenti da sempre un suo sogno nel cassetto.
Come dobbiamo prendere le riflessioni presentate su Facebook, a questo punto?
Certo, così come Oleg ha espresso il proprio personale punto di vista "pro co-op", anche il responsabile di Faccialibro potrebbe aver semplicemente espresso le proprie perplessità in merito. Tuttavia, fra le righe, io leggo un "Ragazzi, piantatela di fracassare i maroni con questa faccenda del co-op, tanto non lo implementeremo neppure in S.T.A.L.K.E.R. 2".
In effetti, gran parte dell'atmosfera offerta da S.T.A.L.K.E.R., e da Shadow of Chernobyl in particolare, è dovuta al perenne senso di solitudine nel quale ci si muove, senza poter fare troppo affidamento su nessuno, all'interno dell'ambiente ostile rappresentato dalla Zona. Tuttavia, sempre in tema di concretezza, mi vengono in mente due considerazioni.
Primo, nella trilogia di S.T.A.L.K.E.R. è molto più facile incontrare gruppetti di stalker piuttosto che stalker "da soli", ovviamente senza arrivare agli eccessi di Clear Sky. In un luogo letale e desolato come la Zona è ragionevole cercare di aiutarsi a vicenda per sopravvivere (salvo poi ritrovarsi un pugnale a tradimento fra le scapole, ma questo è un altro discorso...) ed è verosimile che i singoli membri del gruppo cerchino di darsi man forte reciprocamente (le situazioni in cui uno stalker morente viene curato da un proprio compagno sono quasi commoventi...).
Secondo, il co-op era stato previsto in S.T.A.L.K.E.R. fin dall'inizio dello sviluppo e, addirittura, nel 2002 era considerato da GSC come una feature ormai definitiva: "...avremo una modalità cooperativa in Stalker e potrete avanzare nel gioco insieme agli amici". Il co-op, quindi, di per sè non sembrerebbe tanto snaturare le radici di S.T.A.L.K.E.R. quanto irrobustirle e farle, anzi, tornare alle loro vere origini concettuali.
Rimane il fatto che l'implementazione del co-op nel sistema di gestione della storyline, dell'A-Life e delle relazioni fra i vari Personaggi giocanti è risultata così difficoltosa e instabile da comportare la resa di GSC. Certo, con un nuovo sistema simile - ma diverso - all'A-Life potrebbero esserci maggiori occasioni di integrare il co-op, magari anche optando per un modalità di gioco che prescinda dalla storyline stessa. Rimaniamo tuttavia nel campo delle mere ipotesi e, per quanto mi riguarda, temo (ma posso esserne anche felice) saranno altre le caratteristiche peculiari su cui S.T.A.L.K.E.R. 2 punterà per rivelarsi un degno successore della prima trilogia.
Queste considerazioni sono state espresse poche ore fa dal curatore della pagina ufficiale su Facebook dedicata a S.T.A.L.K.E.R. a seguito della grande richiesta, da parte della community, di includere una modalità co-op in S.T.A.L.K.E.R. 2.
L'argomento era già stato toccato più volte in passato, l'ultima lo scorso gennaio in un'intervista rivolta a Oleg Yavorsky, Direttore per le relazioni pubbliche di GSC. Parlando di S.T.A.L.K.E.R. 2, GSC non si era mai sbottonata più di tanto, limitandosi a risposte evasive del tipo "Ci stiamo pensando ma è ancora presto per parlarne". D'altra parte lo stesso Oleg aveva precedentemente e candidamente ammesso come il co-op in S.T.A.L.K.E.R. rappresenti da sempre un suo sogno nel cassetto.
Come dobbiamo prendere le riflessioni presentate su Facebook, a questo punto?
Certo, così come Oleg ha espresso il proprio personale punto di vista "pro co-op", anche il responsabile di Faccialibro potrebbe aver semplicemente espresso le proprie perplessità in merito. Tuttavia, fra le righe, io leggo un "Ragazzi, piantatela di fracassare i maroni con questa faccenda del co-op, tanto non lo implementeremo neppure in S.T.A.L.K.E.R. 2".
In effetti, gran parte dell'atmosfera offerta da S.T.A.L.K.E.R., e da Shadow of Chernobyl in particolare, è dovuta al perenne senso di solitudine nel quale ci si muove, senza poter fare troppo affidamento su nessuno, all'interno dell'ambiente ostile rappresentato dalla Zona. Tuttavia, sempre in tema di concretezza, mi vengono in mente due considerazioni.
Primo, nella trilogia di S.T.A.L.K.E.R. è molto più facile incontrare gruppetti di stalker piuttosto che stalker "da soli", ovviamente senza arrivare agli eccessi di Clear Sky. In un luogo letale e desolato come la Zona è ragionevole cercare di aiutarsi a vicenda per sopravvivere (salvo poi ritrovarsi un pugnale a tradimento fra le scapole, ma questo è un altro discorso...) ed è verosimile che i singoli membri del gruppo cerchino di darsi man forte reciprocamente (le situazioni in cui uno stalker morente viene curato da un proprio compagno sono quasi commoventi...).
Secondo, il co-op era stato previsto in S.T.A.L.K.E.R. fin dall'inizio dello sviluppo e, addirittura, nel 2002 era considerato da GSC come una feature ormai definitiva: "...avremo una modalità cooperativa in Stalker e potrete avanzare nel gioco insieme agli amici". Il co-op, quindi, di per sè non sembrerebbe tanto snaturare le radici di S.T.A.L.K.E.R. quanto irrobustirle e farle, anzi, tornare alle loro vere origini concettuali.
Rimane il fatto che l'implementazione del co-op nel sistema di gestione della storyline, dell'A-Life e delle relazioni fra i vari Personaggi giocanti è risultata così difficoltosa e instabile da comportare la resa di GSC. Certo, con un nuovo sistema simile - ma diverso - all'A-Life potrebbero esserci maggiori occasioni di integrare il co-op, magari anche optando per un modalità di gioco che prescinda dalla storyline stessa. Rimaniamo tuttavia nel campo delle mere ipotesi e, per quanto mi riguarda, temo (ma posso esserne anche felice) saranno altre le caratteristiche peculiari su cui S.T.A.L.K.E.R. 2 punterà per rivelarsi un degno successore della prima trilogia.
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