Oggi, gli esperti dell’Agenzia Europea per l’Energia propongono di utilizzare quest’area per la coltivazione di colture che in seguito possono essere utilizzate come biomassa per la combustione.
Secondo le stime preliminari, piantare colture “energetiche” richiederà l’utilizzo di fino al 50% della zona di alienazione. Sarà coltivato essenzialmente miglio di cui verrà utilizzato il gambo che sarà separato e successivamente sottoposto a trattamenti per la successiva trasformazione.
La realizzazione di questo progetto porterà a raddoppiare la produzione di biomassa da fonti rinnovabili in Ucraina.
Esiste già un progetto per il recupero delle aree intorno alla zona di alienazione di Chernobyl. La società Quasar si è offerta di costruire una centrale elettrica sulla base di pannelli solari distribuiti su 200 ettari di terreno. Il costo totale dell’impianto da 80MW si aggirerebbe intorno ai 250 milioni di Euro.
Fonte: Progetto Humus, 10 febbraio 2012
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