La reazione della community occidentale ha comunque stentato un po' a farsi sentire - la notizia ha avuto una massiccia diffusione solo nel corso di questa settimana - ma è stata così forte da indurre GSC a pubblicare, sulla propria pagina di Twitter, una sorta di rassicurazione, sostenendo che il DRM sia stato menzionato solo come una "possibile soluzione", non come una "scelta compiuta": GSC sta ancora cercando un modo (per combattere la pirateria...) che sia accettabile sia per la software-house, sia per la community di appassionati che vorranno acquistare il videogioco.
Vedremo come si svilupperà la faccenda: nel peggiore dei casi, a essere penalizzato sarà il Giocatore onesto, che acquisterà regolarmente il prodotto, ma privo di una connessione Internet adeguata alle esigenze del DRM in questione. Nel migliore dei casi, GSC si renderà conto che non sarà un DRM di questo tipo a sconfiggere la pirateria.
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