L’Ucraina ha lanciato, mercoledì, la costruzione di un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti nucleari ed industriali nella zona contaminata attorno all’impianto nucleare di Chernobyl, sito del più grave incidente atomico degli ultimi 25 anni.
L’avvio dell’impianto è previsto per i primi mesi del 2013 e sarà l’unico di questo tipo per l’Ucraina. Secondo il portavoce della centrale nucleare di Chernobyl, Maya Rudenko, ospiterà gran parte delle scorie nucleari che attualmente sono stoccate in centri “mal attrezzati”.
“Non verrà utilizzato solo per il materiale da centrali nucleari, ma per i rifiuti da strutture sanitarie ed industrali”, ha detto Rudenko.
L’impianto avrà una capacità di 400.000 capsule contenitive per uno stoccaggio garantito di 50 anni.
“Il progetto permetterà di mettere sotto lo stesso tetto tutte le scorie, fonti industriali di radiazioni, assicurando il nostro ambiente”, dice Volodymyr Holosha, funzionario responsabile della “zona di esclusione” intorno alla centrale di Chernobyl.
“Il sito non sarà una minaccia per l’ambiente, il modo in cui questo tipo rifiuti è attualmente conservato è molto pericoloso”, ha detto Rudenko.
La costruzione dell’impianto ha un costo stimato di oltre 11 milioni di euro (14.6 milioni di dollari), provenienti da finanziamenti britannici (12 milioni di dollari) e da quelli della Commissione Europea (2.6 milioni di dollari).
“Non verrà utilizzato solo per il materiale da centrali nucleari, ma per i rifiuti da strutture sanitarie ed industrali”, ha detto Rudenko.
L’impianto avrà una capacità di 400.000 capsule contenitive per uno stoccaggio garantito di 50 anni.
“Il progetto permetterà di mettere sotto lo stesso tetto tutte le scorie, fonti industriali di radiazioni, assicurando il nostro ambiente”, dice Volodymyr Holosha, funzionario responsabile della “zona di esclusione” intorno alla centrale di Chernobyl.
“Il sito non sarà una minaccia per l’ambiente, il modo in cui questo tipo rifiuti è attualmente conservato è molto pericoloso”, ha detto Rudenko.
La costruzione dell’impianto ha un costo stimato di oltre 11 milioni di euro (14.6 milioni di dollari), provenienti da finanziamenti britannici (12 milioni di dollari) e da quelli della Commissione Europea (2.6 milioni di dollari).
Fonte: Progetto Humus, 6 ottobre 2011
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