Siamo a circa 200 km da Chernobyl, nell’area che fu contaminata (mai, però, realmente evacuata), e dopo 26 anni da quel maledetto giorno, in queste zone si muore ancora di cancro alla tiroide, stanno comparendo patologie sconosciute, come l’osteoporosi, e oltre il 20% dei neonati presenta malformazioni congenite. Ma gli abitanti sono disinformati e si comportano in modo da aggravare i rischi per la salute, anche perché le autorità locali tendono a rimuovere il problema. I corsi di radioprotezione sono nati da un’idea dell’associazione di volontariato Mondo in Cammino, in collaborazione con il Comitato Cernobyl di Solaro, che da anni ospita in Italia i bambini di quelle zone durante le vacanze estive, e con le istituzioni scolastiche russe.
Da settembre ad aprile 2012, con il progetto "Scuola Amica", circa 160 ragazzi tra i 10 e i 12 anni impareranno da un’équipe di medici e specialisti locali come ridurre i rischi da radiazioni attraverso l’alimentazione, l’igiene, i comportamenti all’aria aperta. I ragazzi faranno esercitazioni pratiche misurando la radioattività dei terreni e preparando elaborati, i migliori dei quali saranno premiati con viaggi e attività culturali e ricreative. I frutti di queste lezioni saranno poi trasferiti in un opuscolo illustrativo destinato a tutta la popolazione del territorio.
Fonte: Famiglia cristiana.it, 13 settembre 2011
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