Gli scienziati sperimentano colture per biocarburanti nella zona di esclusione di Chernobyl.
Gli scienziati hanno in progetto di coltivare e raccogliere, all’interno della Zona di Esclusione di Chernobyl, alcune tipologie di cereali nell’ambito di un esperimento per determinare se è possibile produrre biocarburanti, nella regione.
PhotoFuels, una joint-venture belga-ucraina, ha ottenuto l’approvazione da parte del governo dell’Ucraina, di poter iniziare ad effettuare piantagioni di prova di miglio in diverse zone del territorio, che le autorità sovietiche evacuarono in seguito all’incidente nucleare di Chernobyl nel 1986.
“Il nostro obiettivo è quello di testare la produzione di prodotti, nella regione, che potrebbero essere bruciati negli impianti di riscaldamento o convertiti in biomassse”, ha detto il portavoce dell’azienda, Mykola Proskura. “Il miglio comune è una piantagione i cui semi sono comunemente usati per l’alimentazione degli uccelli. Il miglio prodotto nella zona di Chernobyl verrebbe utilizzato solo per produrre energia e non per alimentare i polli domestici”, ha detto Proskura.
L’annuncio, riportato dall’agenzia di stampa Interfax, è arrivato un mese dopo che funzionari del governo hanno riformato la politica di lunga data di lasciare tutti i territori entro 30 chilometri dalla centrale di Chernobyl, disabitati e privi di sviluppo umano. Secondo questi, l’abbattimento dei livelli di radioattività in questi territori inutilizzati porterebbe alla possibilità che le terre vicino al reatore potrebbero essere adatte per il deposito e lo stoccaggio di merci pericolose.
I critici di questo progetto, dicono che questo cambiamento è molto pericoloso in quanto la radioattività aleggia ancora nella zona.
Gli scienziati hanno in progetto di coltivare e raccogliere, all’interno della Zona di Esclusione di Chernobyl, alcune tipologie di cereali nell’ambito di un esperimento per determinare se è possibile produrre biocarburanti, nella regione.
PhotoFuels, una joint-venture belga-ucraina, ha ottenuto l’approvazione da parte del governo dell’Ucraina, di poter iniziare ad effettuare piantagioni di prova di miglio in diverse zone del territorio, che le autorità sovietiche evacuarono in seguito all’incidente nucleare di Chernobyl nel 1986.
“Il nostro obiettivo è quello di testare la produzione di prodotti, nella regione, che potrebbero essere bruciati negli impianti di riscaldamento o convertiti in biomassse”, ha detto il portavoce dell’azienda, Mykola Proskura. “Il miglio comune è una piantagione i cui semi sono comunemente usati per l’alimentazione degli uccelli. Il miglio prodotto nella zona di Chernobyl verrebbe utilizzato solo per produrre energia e non per alimentare i polli domestici”, ha detto Proskura.
L’annuncio, riportato dall’agenzia di stampa Interfax, è arrivato un mese dopo che funzionari del governo hanno riformato la politica di lunga data di lasciare tutti i territori entro 30 chilometri dalla centrale di Chernobyl, disabitati e privi di sviluppo umano. Secondo questi, l’abbattimento dei livelli di radioattività in questi territori inutilizzati porterebbe alla possibilità che le terre vicino al reatore potrebbero essere adatte per il deposito e lo stoccaggio di merci pericolose.
I critici di questo progetto, dicono che questo cambiamento è molto pericoloso in quanto la radioattività aleggia ancora nella zona.
Fonte: Monsters and Critics, 18 maggio 2011; Traduzione: Progetto Humus
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