Darimar's Zone: sito divulgativo dedicato alla Zona di esclusione, all'incidente nucleare di Chernobyl e al videogioco S.T.A.L.K.E.R.

lunedì 30 maggio 2011

S.T.A.L.K.E.R. Southern Comfort - Il primo libro in inglese!

S.T.A.L.K.E.R. Southern Comfort è un ambizioso progetto amatoriale mirato a realizzare e produrre il primo libro in lingua inglese ispirato al mondo di S.T.A.L.K.E.R. e alla Zona di esclusione caratterizzata dalla seconda, misteriosa esplosione avvenuta nel 2006.
In realtà i contenuti del libro sono ambientati nello Zonistan, un'area immaginaria che comprende una vasta area intorno a Kabul, in Afghanistan, dove nel 2011 sarebbero state fatte detonare alcune testate nucleari (la storia si svolge nel 2014). Il background è strettamente connesso a quello di S.T.A.L.K..E.R. e della Zona di esclusione di Chernobyl, comprendendo elementi tipici quali la noosfera, meravigliosi artefatti generati da forze non meglio identificate, mutazioni di flora e fauna come conseguenza dell'elevato tasso di radiazioni. Inoltre l'esplorazione dello Zonistan comincia proprio grazie all'Accademia delle Scienze ucraina, che invia i propri tecnici per studiarne le caratteristiche e valutare quali analogie possano esistere con la Zona di esclusione di Chernobyl. Quando gli esploratori scompaiono nel nulla, i Servizi segreti ucraini invieranno una squadra di soldati agli ordini del Maggiore Tarasov, con l'ordine di far luce sulla scomparsa degli scienziati.
La pagina ufficiale del progetto è molto curata e d'atmosfera: vi invito a guardare, in particolare, la sezione dedicata ai video-teaser e, eventualmente, a scaricare le 18 pagine di "esempio" in formato .PDF che possono dare un'idea di quello che sarà il prodotto a lavori ultimati. Secondo alcuni, spostare l'ambientazione dalla Zona di esclusione di S.T.A.L.K.E.R. rischia di far perdere molto carisma al background ma le iniziative che comportano significativi cambiamenti possono riservare sorprese non preventivabili. In ogni caso, Southern Comfort sarà un progetto indipendente, svincolato dai numerosi romanzi scritti sulla scia del successo di S.T.A.L.K.E.R. e, comunque, sarà - almeno per il momento - l'unico libro disponibile in lingua inglese (un idioma decisamente più abbordabile, per noi, rispetto al russo!). Atteso entro l'autunno.

lunedì 23 maggio 2011

A Chernobyl colture per la produzione di biocarburanti

Gli scienziati sperimentano colture per biocarburanti nella zona di esclusione di Chernobyl.

Gli scienziati hanno in progetto di coltivare e raccogliere, all’interno della Zona di Esclusione di Chernobyl, alcune tipologie di cereali nell’ambito di un esperimento per determinare se è possibile produrre biocarburanti, nella regione.
PhotoFuels, una joint-venture belga-ucraina, ha ottenuto l’approvazione da parte del governo dell’Ucraina, di poter iniziare ad effettuare piantagioni di prova di miglio in diverse zone del territorio, che le autorità sovietiche evacuarono in seguito all’incidente nucleare di Chernobyl nel 1986.
“Il nostro obiettivo è quello di testare la produzione di prodotti, nella regione, che potrebbero essere bruciati negli impianti di riscaldamento o convertiti in biomassse”, ha detto il portavoce dell’azienda, Mykola Proskura. “Il miglio comune è una piantagione i cui semi sono comunemente usati per l’alimentazione degli uccelli. Il miglio prodotto nella zona di Chernobyl verrebbe utilizzato solo per produrre energia e non per alimentare i polli domestici”, ha detto Proskura.
L’annuncio, riportato dall’agenzia di stampa Interfax, è arrivato un mese dopo che funzionari del governo hanno riformato la politica di lunga data di lasciare tutti i territori entro 30 chilometri dalla centrale di Chernobyl, disabitati e privi di sviluppo umano. Secondo questi, l’abbattimento dei livelli di radioattività in questi territori inutilizzati porterebbe alla possibilità che le terre vicino al reatore potrebbero essere adatte per il deposito e lo stoccaggio di merci pericolose.
I critici di questo progetto, dicono che questo cambiamento è molto pericoloso in quanto la radioattività aleggia ancora nella zona.

Fonte: Monsters and Critics, 18 maggio 2011; Traduzione: Progetto Humus

martedì 17 maggio 2011

Cronistoria dei reattori RBMK russi e ucraini

Nei reattori nucleari in Russia ed Ucraina, tutti di fabbricazione russo-sovietica, continuano a verificarsi interruzioni operative. Nel mese di aprile, i sistemi di protezione automatica ed una pompa mal funzionante hanno fermato i reattori delle centrali nucleari russe Kursk e Leningrado e l’impianto atomico di Rovno, in Ucraina, è stata chiusa per colpa di un uccello. Alla fine di Aprile, 21 dei 32 reattori nucleari russi erano in funzione, due erano in situazione di allarme, nove erano in fase di manutenzione.
Andrei Ozharovsky

Un’interruzione di tre giorni alla centrale nucleare di Kursk
Mentre si stava avvicinando il 25° anniversario della tragedia di Chernobyl del 1986 in Ucraina, il reattore n.4 della centrale nucleare di Kursk, nell’omonima regione, al centro della Russia europea, dove sono attivi reattori RBMK-1000 (dello stesso disegno di quello esploso a Chernobyl), è stato chiuso dal sistema di protezione automatica.
Secondo una dichiarazione dell’unità di Crisi di Rosatom, “il 25 aprile alle 8:49, il reattore, pur operando con una capacità di 1.035 megawatt, è stato chiuso dal sistema di protezione automatico, successivo ad un allarme d’emergenza fasullo. La notizia è apparsa sul sito web di Rosenergatom, il gestore della centrale nucleare, con la garanzia che “nessuna violazione dei termini di sicurezza per il funzionamento della centrale di Kursk è stata rilevata. La radioattività di fondo sul sito e sul territorio circostante è rimasta immutata”.
Il reattore n.4 è stato commissionato nel 1985 ed il suo servizio scade nel 2015. L’interruzione dell’impianto è durata per tre giorni (dal 25 al 28 aprile. Durante questo periodo, circa 72 milioni di Kilowatt ora di energia non sono stati immessi nella rete.

Carico operativo ridotto alla centrale nucleare Leningrado
Proprio come la centrale di Kursk (ed in precedenza, come la centrale di Smolensk), nell’impianto atomico di Leningrado, che si trova a Sosnoy Bor, vicino a San Pietroburgo, sono in attività dei reattori RBMK-1000. Secondo il dipartimento di Gesitone Crisi di Rosatom, “il 27 aprile 2011 alle ore 19.42, mentre il rettore era operativo ad una capacità di 1.026 megawatt, una pompa elettrica di riserva, 2PEN-5 si è spenta. E’ stata quindi effettuata una riduzione manuale del 20% del carico d’esercizio del reattore. La pompa è stata poi ripristinata ed alle 00.30 del 28 aprile, il carico è stato riportato a 1.020 megawatt”.
Nessuna informazione su questa anomalia è stata pubblicata sul sito di Rosenergatom.
Il reattore ha operato a capacità ridotta per quasi cinque ore, con una perdita di circa 1 milione di kilowatt ora di energia elettrica, non immessi nella rete.
Secondo Rashid Alimov, ambientalista di San Pietroburgo e co-presidente del gruppo Ecoperestroika, incidenti come questo non sono rari è sono la testimonianza di mancanza di controlli da parte del Servizio Federale russo per l’ecologia e dell’organo di controllo e per la sicurezza atomica, Rostekhnadzor.
“I vecchi e pericolosi reattori della centrale di Leningrado non sono affidabili. Il loro periodo di attività è stato esteso in violazione della legge, senza un’adeguata valutazione dell’impatto ambientale. L’ultimo incidente è una conseguenza dell’indulgenza di Rostekhnadzor verso l’industria atomica”, ha detto Alimov.

Gli uccelli come fattore di rischio di un evento atomico
L’incidente verificatosi, il 5 aprile, presso la centrale nucleare di Rovno (Rivne), si caratterizza per un aneddoto.
L’Ucraina, ex stato sovietico, dispone di quattro centrali nucleari (esclusa Chernobyl). Tutti sono di fabbricazione sovietica e, quando questa si è disintegrata, dalla Russia. L’Ucraina è fortemente dipendente dal nucleare, che rappresenta quasi la metà di tutta l’energia prodotta nel paese.
Le informazioni preliminari dell’incidente successo a Rovno sono state pubblicate sul sito web dell’impianto nucleare. L’evento è avvenuto alle ore 12.17 del 5 aprile 2011 ed è stato causato dal malfunzionamento del sistema di sicurezza che controlla una serie di interruttori e di altri dispositivi elettrici presso il reattore n.2 della centrale – un VVER-400 di fabbricazione russa – che ha portato al suo arresto in condizione di emergenza.
Tracce di fuliggine sono state rilevate nel luogo in cui si è verificato il malfunzionamento. I testimoni hanno documentato anche la presenza di scintille sul posto. “Un guasto a terra”, così è stata denominata una delle possibili cause alla base dell’incidente, probabilemnte provocato da un oggetto estraneo rilasciato da un uccello.
In altre parole, un uccello – ovvero una possibile causa di incidenti che si va ad associare ai rischi di terremoti, incidenti aerei, minacce terroristiche, errori operativi – può fare in modo che una centrale nucleare venga messa fuori servizio.
Ci è voluta poi una settimana per ripristinare la capacità operavia del reattore dopo il guasto.
“L’incidente causato da un oggetto estraneo, che ha portato all’attivazione del sistema di protezione d’emergenza e dell’arresto del reattore, è la testimonianza del fatto che è impossibile prevedere tutti i possibili fattori esterni che possono influenzare le attrezzature di funzionamento di un reattore. Per tanto, anche teoricamente, la sicurezza assoluta di una centrale nucleare è impossibile. “E’ anche significativo come i problemi alla centrale nucleare di Rovno si sono verificati sull’alimentazione ai due reattori più vecchi, sui quali sono stati spesi fondi enormi per prolungare lo loro vita operativa. Se le vecchie unità atomiche non possono essere protette da oggetti estranei portati da uccelli, questi devono essere posti fuori servizi”, dice Artur Denisenko, coordinatore dei programmi energetici per il Centro Nazionale Ecologico dell’Ucraina.

Qualcuno è volato sulla centrale nucleare di Kursk.
In Russia, il 27 aprile, è stata registrata una violazione delle norme di passaggio aereo nel settore sopra la centrale di Kursk.
Il Centro di Gestione Crisi di Rosatom ha rilevato un passaggio non autorizzato di un aereo che ha sorvolato gli edifici di questo impianto atomico.
“Il 27 aprile 2011, alle h.12.40, un velivolo bimotore ha sorvolato il territorio della centrale nucleare, chiuso al passaggio aereo. Dall’inchiesta aperta sull’incidente è emerso che l’areo aveva ricevuto un ordine di passaggio e portava a bordo una delegazione di persone straniere. Mentre era in volo, l’aereo avrebbe deviato la sua rotta originale e sarebbe quindi finito per sorvolare il territorio della centrale atomica. Un’inchiesta è comunque in corso”, dice il comunicato.
I reattori RBMK russi operano in impianti nucleari obsoleti. Sebbene dopo l’incidente di Chernobyl sono state apportate modifiche al loro progetto, questi funzionano ancora senza vasche di contenimento, che sono tra le caratteristiche principali dei sistemi di protezione dei reattori più recenti. Ma anche le centrali più nuove o quelle in costruzione, tuttavia, non sono adeguatamente protette contro la collisione con un aereo.

Fonte: Bellona.org, 2 maggio 2011; Traduzione: Progetto Humus

domenica 15 maggio 2011

Monolith's Whisper: rilasciato il film completo!

Gli stalkers uruguaiani del progetto Monolith's Whisper hanno rilasciato il loro attesissimo film amatoriale ispirato a S.T.A.L.K.E.R. e da tempo in via di sviluppo. Completamente sottotitolato in inglese, ha una durata di oltre un'ora e un'atmosfera che difficilmente lascerà indifferenti gli appassionati della trilogia videoludica.
La storia è ambientata nella Zona dopo l'esplosione del 2006 e incomincia proprio nel Cordon, dove Alexey Savchuk giunge alla ricerca del proprio fratello. La pellicola racconta un lungo viaggio attraverso la Zona, raccontato sfruttando tutte le caratteristiche che hanno reso celebre l'atmosfera di Shadow of Chernobyl.
Buona visione!



Aggiornamento (24 maggio 2011)

Entro breve dal rilascio ufficiale del lungometraggio, gli appassionati di tutto il mondo si sono messi d'impegno per sottotitolare nel proprio idioma tutta la pellicola. Così è avvenuto anche per l'Italia: lo stalker Tassadarh, già noto nella community per il progetto amatoriale "The Duel", ha eseguito un ottimo lavoro, grazie al quale tutti noi possiamo ora goderci il capolavoro uruguaiano e comprenderne i dialoghi e il parlato.
Ecco come procedere.
Dai seguenti link è possibile scaricare il lungometraggio "Monolith's Whisper" (poco più di 1.6 GB):

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Il file di localizzazione italiana è scaricabile direttamente dalla Darimar's Zone.
A questo punto occorre piazzare il .mp4 del film e il .ssa dei sottotitoli nella stessa cartella e fare in modo che i due files abbiano lo stesso nome (es.: mw.mp4 e mw.ssa).
Lanciate il film e godetevelo!
Questa procedura è stata testata con VLC e con Media Player Classic.
Per qualsiasi dubbio, domanda o richiesta, fate riferimeto alla discussione ufficiale sul TGM S.T.A.L.K.E.R. Forum.

venerdì 13 maggio 2011

S.T.A.L.K.E.R. - Calendario di maggio

Meglio tardi che mai...




Visualizza: versione normale - versione widescreen

sabato 7 maggio 2011

Primo materiale video per S.T.A.L.K.E.R. 2?

Il 30 aprile scorso, nel corso della trasmissione ucraina "Max" che quel giorno aveva come tema la vicenda di Chernobyl, si è anche parlato del videogioco S.T.A.L.K.E.R., con un'intervista a Oleg Yavorsky, Direttore per le relazioni pubbliche di GSC Game World.
Durante le inquadrature rivolte a Oleg si vede, sullo sfondo, il PC sul quale vengono eseguite le sequenze di gioco di S.T.A.L.K.E.R. ma, per pochi istanti, è anche possibile vedere, quasi di sfuggita, una serie di animazioni e artworks che non c'entrano con la prima trilogia che tutti conosciamo.
Verso i 3'10'' del filmato qui sotto riportato, Oleg viene inquadrato; dietro di lui, sulla sinistra, c'è un tizio che sta lavorando a un PC e, sullo schermo, si vede il modello di individuo in maglia e jeans (l'inquadratura si sposta dall'alto verso il basso), poi il modello di quella che sembra, inizialmente, una maschera antigas la quale, subito dopo, risulta invece essere un passamontagna, applicato al volto del modello precedente (il passamontagna, inizialmente verde, cambia poi colore passando al nero). Il tutto dura una ventina di secondi.
Il filmato, insieme alle ipotesi - assolutamente ufficiose e non confermate in alcun modo (e, a mio avviso, poco verosimili) - che questo materiale possa riguardare S.T.A.L.K.E.R. 2, è stato diffuso giovedì scorso da Stalker-CS.ru.


venerdì 6 maggio 2011

Chernobyl apre al turismo, la città di Pripyat diventa una meta di viaggio

Più che di turismo oggi dovremmo parlare di turismi. Ed è in questo quadro che si inserisce il “tour di Chernobyl” ovvero una visita guidata alla città di Pripyat, sconosciuta ai più, ma che ha avuto lo sfortunato destino di essere il luogo abitato (circa 50.000 abitanti) più vicino alla centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina.

Tour di Chernobyl
Ogni anno circa 6000 turisti visitano la città di Pripyat, oggi una città fantasma, rimasta cristallizzata a quel lontano aprile di 25 anni fa. Il tour, non autorizzato dalle autorità preposte, ha riscosso un discreto successo tanto da aver indotto, lo stesso governo ucraino, ad ufficiarlo perché Chernobyl è diventato, oramai, uno dei posti più visitati dell’Ucraina. Se non si rimane a lungo nei dintorni di Chernobyl, il rischio radiattivo non è elevato. Il tasso di radiazioni si è ridotto molto ma è importante prendere le giuste precauzioni come non toccare nulla, non uscire fuori dalla zona indicata. Turismo dell’orrore o della memoria, comunque si voglia chiamare, oggi Pripyat si apre al risvolto della medaglia che mostra il fianco alla riflessione e al ricordo. Il tour di Chernobyl è anche una piccola macchina da soldi. Il costo della visita , dalla durata di circa 4 ore, oscilla dai 400 dollari a persona ai 160 dollari procapite, se in gruppo. Alcune società private si occupano della visita. Tour2Chernobyl, è una di queste. I dettagli del tour di Chernobyl sono presenti sul sito della società con tanto di immagini, video, informazioni utili, calendario e prenotazione online.

Il disastro di Chernobyl, ferita ancora aperta
Sono passati ben cinque lustri da quel 26 aprile del 1986 quando la centrale nucleare di Chernobyl subì un incidente che mostrò tutta la vulnerabilità del complesso atomico. Ancora oggi la centrale nucleare ha bisogno di nuovi interventi e il tasso di radiazioni, nonostante siano passati tutti questi anni, rimane ancora alto anche se sotto controllo. Negli ultimi mesi il ricordo di quel terribile giorno e del periodo che ne seguì, è stato tristemente ricordato, non solo perché scandito da un compleanno importante (25 anni dalla tragedia), ma anche perché un’altra centrale, questa volta nel tecnologico Giappone, a Fukushima, ha mostrato tutto la fragilità, in seguito ad un devastante terremoto. In Italia, intanto, il dibattito sul nucleare è diventato di stretta attualità, nonostante il rischio è stato sempre alto a causa di alcune centrali atomiche dei Paesi vicini che sono state costruite, chissà perché, proprio sui nostri confini.

Fonte: FullTravel blog, 6 maggio 2011.